Edizione critica delle poesie ritmiche latine musicate dei secoli IV-IX, che presenta per la prima volta – a stampa e in formato digitale – i testi insieme alle relative musiche. Si tratta delle prime composizioni latine in versificazione non più quantitativa ma ritmica, cioè sillabotonica (fondata su criteri accentuativi e sillabici). Questa tradizione testuale inizia nel IV secolo con lo Psalmus responsorius del Papiro di Barcellona e con lo Psalmus contra Donatistas di Agostino e trova una prima sistemazione matura nell’epoca carolingia, per poi svilupparsi in dimensioni grandiose nella lirica europea, latina e vernacolare, dei secoli successivi, fino ai Carmina Burana e alle Fleurs du mal. Di questa tipologia versificatoria, da cui nasce la poesia occidentale moderna, il Corpus raccoglie in una prima fase le liriche che presentano una tradizione musicale, quelle cioè della cui esecuzione cantata i codici hanno conservato traccia in una notazione neumatica: potremmo definirle in un certo senso le prime “canzoni” della cultura europea di cui ci sia giunta la musica.

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